MIOPIA

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CHIRURGIA REFRATTIVA CON LASER AD ECCIMERI.

La chirurgia refrattiva con il lasera a eccimeri rappresenta attualmente la tecnica più sofisticata per la correzione dei difetti refrattivi.
Dopo oltre 15 anni di esperienza, questo tipo di laser consente di migliorare in maniera significativa i problemi visivi correlati a:
Miopia, ipermetropia e astigamtismo.
La chirurgia con laser ad eccimeri comprende due tecniche principali.
PRK (photo Refractive Keratectomy)
Lasik (Laser in situ Keratomileusis)
Non c’è un’unica procedura adatta per tutti i casi. La scelta chirurgica si basa su molti fattori quali il difetto refrattivo, l’età, l’occupazione e lo stile di vita.

astigmatismo


COME FUNZIONA IL LASER AD ECCIMERI

l raggio laser vaporizza il tessuto corneale (non lo brucia, nè lo incide). la lunghezza d’onda del laser ad eccimeri è tale da impedire al laser stesso di penetrare all’interno dell’occhio: non vi sono pertanto rischi di alterare nè tanto meno di danneggiare le strutture intraoculari (cristallino, retina, nervo ottico, ecc.)


CHI SI PUO’ SOTTOPORRE ALLA CHIRURGIA REFRATTIVA?

In generale il candidato ideale ha un’età per lo più superiore a 20 anni, senza variazioni significative della correzione degli occhaili da almeno un anno. Nei pazienti con specifiche malattie oculari o generali e le donne in gravidanza tale chirurgia non è indicata.
Un accurato studio oftalmologico, mediante l’utilizzo di sofisticate aparecchiature (topografo, aberrometro, pachimetro etc.) può garantire un elevato livello di sicurezza escludendo condizioni il cui il trattamento è controindicato.


PRK-FOTOABLAZIONE SUPERFICIALE

La PRK rappresenta la tecnica più semplice per la correzione dei vizi refrattivi con il laser a eccimeri. L’anestesia è ottenuta mediante alcune gocce di collirio. All’inizio si applica al paziente, disteso su un lettino al di sotto del laser, un piccolo divaricatore palpebrale che aiuta a mantenere aperto l’occhio. L’intervento inizia con la rimozione dell’epitelio, questa fase dura circa 3 minuti. Quindi si esegue il trattamento laser vero e proprio, la cui durata può variare da un minimo di un minuto fino ad un massimo di circa 5 minuti.Due varianti della PRK, chiamate Lasek e Epilasik se ne differenziano per il fatto che l’epitelio, inizialmente asportato, viene riposizionato alla fine della procedura. Al termine della PRK si applica una lente a contatto terapeutica (o in casi particolari una benda) per favorire la riepitelizzazione. La lente verrà tolta dopo 3/4 giorni.
La PRK fornisce risultati migliori nei pazienti con grado lieve o moderato di miopia, ipermetropia e astigmatismo; in casi selezionati, comunque, la PRK fornisce ottimi risultati anche in difetti visivi di grado più elevato.
Decorso post- operatorio
Nelle prime 24-48 ore dopo l’intervento può insorgere un dolore oculare di intensità variabile, che può essere controllato e mantenuto a livelli accettabili grazie alla terapia prescritta. La lente a contatto (o bendaggio) viene di norma asportata dopo 3-4 giorni. Il recupero visivo avviene qualche giorno dopo il trattamento, ma è qualitativamente definitivo nel giro di alcune settimane.

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